Con l’aumento dell’accesso alla composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa da parte di società operanti nel mercato nazionale,  i fornitori sono costretti a sedersi al tavolo delle trattative al fine di valutare le possibili soluzioni proposte dal cliente/debitore per la salvaguardia della continuità aziendale. 

Nella maggior parte dei casi i creditori tendono ad assumere un atteggiamento intransigente e restano insensibili alle vicende dei propri stakeholder rifiutando qualsiasi tipo di soluzione che possa frustrare le proprie pretese creditorie.

Approcciare alla procedura di composizione negoziata con tale atteggiamento è SBAGLIATO.

Il creditore, con l’ausilio di professionisti specializzati, deve saper cogliere l’opportunità non solo di recuperare seppur in parte il proprio credito, ma soprattutto di mantenere viva la produttività del cliente /debitore.   Infatti, la tutela della continuità aziendale delle imprese italiane operanti nel mercato nazionale deve rappresentare una priorità per tutti i soggetti inclusi nel ciclo produttivo. 

Ne consegue che Il creditore deve essere anch’esso elemento propulsivo alla risoluzione della crisi del proprio cliente/debitore dovendo svolgere un ruolo attivo interloquendo sin da subito con l’Esperto negoziatore al fine di meglio comprendere i termini dell’effettivo progetto di risanamento dell’impresa, anche proponendo possibili modifiche e/o integrazioni che possano essere recepite da tutte le parti per il miglior soddisfacimento dei propri interessi.

Il creditore però dovrà affidarsi ad esperti che possano assisterlo e rappresentarlo al meglio nelle trattative. 

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