Il panorama imprenditoriale nazionale, per la maggior parte rappresentato da micro e piccole e medie imprese, sta vivendo un periodo d’incertezza anche in conseguenza dell’aumento dei costi di produzione e della crisi finanziaria in atto
La composizione negoziale della crisi, procedura non giudiziale prevista dall’art. 12 del codice della crisi dell’impresa e dell’insolvenza, è finalizzata al perseguimento del risanamento aziendale tramite la conclusione di trattative con i creditori con il supporto di un esperto nominato dalla Camera di Commercio in cui l’impresa ha sede legale
Con particolare riferimento alla crisi, il dovere dell’imprenditore di adoperarsi al fine di dotare la società di adeguati assetti organizzativi ha una duplice finalità: da un lato la rilevazione tempestiva della crisi e dall’altro lato l’intervento tempestivo per risolvere la stessa
Tutti gli imprenditori sono obbligati ad istituire adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili per la regolare gestione dell’impresa anche nell’ottica di rilevare tempestivamente una possibile situazione di crisi
L’art. 25-dieces del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza pone a carico di banche ed intermediari finanziari l’obbligo di comunicare la variazione, la revisione o la revoca degli affidamenti non solo alla società cliente, ma anche agli organi di controllo se esistenti
Ormai da qualche decennio l’Europa ha imposto agli stati membri di attuare riforme con l’obiettivo di salvaguardare la continuità aziendale soprattutto nell’ambito della crisi d’impresa